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In moschea il sermone è anche in italiano

L'imam di Firenze e presidente dell'Unione delle comunità islamiche in Italia ha tenuto la sua prima funzione in doppia lingua. E ha parlato di donne

Dopo il patto siglato sabato scorso insieme al sindaco Dario Nardella, l'imam fiorentino e numero uno della comunità islamica in Italia ha tenuto il suo primo sermone in doppia lingua, arabo e italiano.

Una piccola rivoluzione, destinata a fare scuola se è vero che altre città come Torino stanno pensando di fare altrettanto.

Nella moschea provvisoria di Borgo Allegri, nel quartiere di Sant'Ambrogio, l'imam ha preso la parola per tradurre buona parte del sermone in italiano e ha toccato temi sensibili, primo fra tutti la questione della donna. "Prima di morire - ha detto Elzir -, il profeta disse: ‘trattate bene la donna’. Dovremo ricordarcelo ogni volta che ci sono casi di maschilismo".