Cronaca

Ippodromo Le Mulina, tutti prosciolti

Il gup ha deciso che "il fatto non sussiste". I tre indagati erano accusati di turbativa d'asta nella gara per la concessione dell'impianto

Erano accusati di turbativa d'asta nella gara bandita per due volte dal Comune di Firenze per la concessione dell'ex ippodromo Le Mulina ma il giudice per le udienze preliminari li ha prosciolti tutti e tre. Stiamo parlando degli amministratori delle due società che avevano partecipato al bando: Oliviero Fani e Guo Sheng Zheng, titolari della Pegaso, vincitrice della gara, e Massimo Contini, 53 anni, fiorentino, alla guida del raggruppamento di imprese Rti Parc Lives.

Il gup ha motivato la sua decisione con la formula "il fatto non sussiste". Per tutti e tre la procura aveva chiesto il rinvio a giudizio.

La prima gara per la concessione e valorizzazione dell'ippodromo fu bandita da Palazzo Vecchio nel 2012 e vi parteciparono tre raggruppamenti di imprese. Ad aggiudicarsela fu la Pegaso ma, dopo un ricorso al Tar presentato dalla Parc Lives di Cortini, l'esecutività del provvedimento fu sospesa.

Nel 2014 gli uffici comunali bandirono una nuova gara e, secondo l'accusa, Fani, Zheng e Cortini avrebbero stretto un accordo sottobanco, documentato da una scrittura privata sottoscritta nel 2013 ma contestata da Zheng (la sua firma era falsa), affinchè l'aggiudicazione andasse alla Pegaso. Oggi la decisione del gup di prosciogliere tutti e tre dall'accusa di turbativa d'asta.