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La barricata di Alemanno per difendere l'italiano

L'ex sindaco di Roma in piazza Signoria ha esposto uno striscione di protesta durante gli Stati Generali della lingua italiana in Palazzo Vecchio

"Sta aumentando, nei luoghi di lavoro, l'imposizione della lingua inglese dunque l'italiano, prima che difenderlo all'estero, difendiamolo in Italia", queste le parole di Gianni Alemanno per spiegare l'iniziativa dello striscione contro la "colonizzazione" delle lingue inglese e tedesca. 

La protesta è stata organizzata fuori da Palazzo Vecchio, sotto il Biancone, mentre all'interno è sono in corso gli Stati generali della lingua italiana a cui ha preso parte anche il premier Matteo Renzi. 

"Renzi non si può presentare qua come difensore della lingua italiana: è stato il primo a dare un nome inglese a una legge italiana, il Jobs act", ha detto Alemanno, nel corso della presentazione, in Palazzo Vecchio a Firenze, di una proposta di legge a tutela della lingua italiana, che nei prossimi giorni verrà consegnata all'Accademia della Crusca.

Insieme ad Alemanno, tra gli altri, prende parte alla presentazione anche il primo firmatario dell'atto, il deputato di Forza Italia Fabrizio Di Stefano.