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La marcia degli statunitensi contro Trump

Il giorno dopo l'insediamento del nuovo presidente americano, gli statunitensi in Toscana si sono uniti idealmente alla grande marcia di Washington

Un muro di bandiere della pace che la dicono lunga su come gli statunitensi che hanno dato vita alla manifestazione fiorentina sotto l'ambasciata degli Stati Uniti vedono il nuovo presidente Donald Trump. Una corsa verso la Casa Bianca che ha spiazzato tutti, compresi gli stessi componenti del partito Repubblicano che sostiene il neo presidente, e che alla fine ha portato il magnate dentro lo studio ovale. 

Ora, il giorno dopo la dipartita in elicottero di Barack Obama e il giuramento di Trump, in tutto il mondo si sono moltiplicate le marce di protesta contro la politica di isolazionismo ribadita durante il brevissimo discorso di insediamento.

Una manifestazione globale che gli statunitensi a Firenze definiscono una "resistenza contro la nuova presidenza impresentabile degli U.S.A.". "Come cittadini statunitensi - spiegano ancora - diciamo: non è il nostro Presidente". 

"Staremo insieme contro l'odio e la discriminazione razziale, sessista, anti LGBT e contro le politiche antiambientali e il diniego del riscaldamento globale, contro le politiche anti-sindacali e anti-lavoro, contro il militarismo e l'aggressione all'estero".