Cronaca

L'assegno sociale a centinaia di falsi residenti

Fingevano di stare in Italia per incassare il sostegno economico Inps. Una coppia di Firenze ha incassato 120mila euro e trasferito il denaro a Monaco

Per beneficiare dell'assegno sociale erogato dall'Inps avrebbero dovuto essere residenti in Italia e invece abitavano all'estero i 370 denunciati dalla Guardia di Finanza nell'ambito dell'operazione 'People Out' condotta a livello nazionale. A entrare in azione è stato il nucleo speciale spesa pubblica e repressione frodi comunitarie che ha scoperto emolumenti per dieci milioni di euro erogati dall'Inps a persone che non ne avevano diritto. 

A Firenze i finanzieri hanno scoperto uno dei casi più eclatanti tra quelli smascherati: una coppia di anziani coniugi tunisini che risiedeva in modo fittizio nel capoluogo toscano e che a conti fatti ha incassato 120mila euro in modo indebito, arrivando addirittura a movimentare capitali con il Principato di Monaco per un ammontare di 370mila euro. Possibilità, queste, che stridono con una misura nata per sostenere persone che si trovano in condizioni economiche disagiate. Uno dei requisiti per poter beneficiare dell'assegno sociale, oltretutto, è proprio la residenza in Italia: i soldi, infatti, sono corrisposti dall'Inps ai cittadini italiani, comunitari, extracomunitari, rifugiati politici e apolidi che abbiano compiuto 65 anni, siano residenti effettivamente ed abitualmente in Italia e abbiano soggiornato legalmente, in via continuativa per almeno dieci anni nel territorio nazionale. 

L'Inps ha immediatamente sospeso i pagamenti, tra l'altro con un risparmio annuo di un milione e 600mila euro.