Cronaca

Messico e coca, l'ex politico può essere estradato

Via libera della corte d'appello all'estradizione dell'ex governatore messicano Ruvalcaba arrestato a Firenze lo scorso aprile

L'ultima parola sull'estradizione dell'ex governatore dello stato messicano di Tamaulipas Tomas Jesus Yarrington Ruvalcaba l'avrà il ministro della Giustizia Andrea Orlando. Intanto la corte d'appello di Firenze ha detto che l'ex politico, destinatario di un mandato di arresto internazionale per associazione per delinquere, traffico internazionale di stupefacenti, riciclaggio, frode bancaria, evasione fiscale e false attestazioni, può essere estradato sia in Messico che negli Stati Uniti. Entrambi i Paesi lo reclamano. I giudici hanno ora 15 giorni per depositare le motivazioni e subito dopo scatteranno gli eventuali 30 giorni per il ricorso in cassazione. 

Ruvalcaba, che si trova nel carcere fiorentino di Sollicciano, scondo le accuse sarebbe stato il collante politico dei narcos trafficanti. Alò momento non ha mai subito un processo. Il suo difensore ha detto di aver portato in aula "oltre cento documenti che dovevano convincere la procura sull'impossibilità di concedere l'estradizione. Vedremo le motivazioni e certamente faremo ricorso in Cassazione". Si tratta in ogni caso, è stato spiegato, di un'estradizione cognitiva per poi tenere un processo. Non è, dunque, un'estradizione esecutiva di condanne che fino a oggi non ci sono state. 

L'arresto dell'ex governatore avvenne lo scorso 9 aprile a Firenze. Fu prima individuato in un ristorante in piazza Signoria a Firenze grazie alle indagini condotte dal servizio centrale operativo in seguito alle informazioni fornite dal Department of Homeland Security. L'uomo fu poi bloccato poco dopo in piazza Beccaria. In un primo momento negò di essere lui mostrando un documento messicano falso. Fu poi riconosciuto grazie alle impronte digitali.