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Movida, mascherine e pantaloni calati in strada

I residenti del centro storico si dichiarano esasperati dal livello di inciviltà raggiunto dagli avventori dei locali della movida: "Aiutateci"

Mascherine, ma anche pantaloni calati mettono in difficoltà il delicato equilibrio sociale nel centro di Firenze dove i residenti rivolgono l'ennesimo appello ad analizzare il fenomeno Movida in tutta la sua complessità, e non fermarsi alle apparenze. Movida non è solo assembramento ed il regolamento dei flussi può avere altri significati.

"I cittadini si stanno difendendo come possono, ma è possibile arrivare alle 02:30 di notte per fare da guardiani alle nostre strade?" questo l'ultimo grido di allarme che arriva dal centro storico di Firenze che ha suscitato indignazione sui social. A corredo alcune immagini inequivocabili di persone che usano i vicoli come Vespasiani, accucciati tra le auto e il marciapiede ed anche in attesa del proprio turno. La zona è ancora una volta quella di Santo Spirito.

La Movida fa discutere durante la seconda fase dell'emergenza sanitaria, gli assenmbramenti in piazza hanno scatenato polemiche e la risposta è stata quella di contingentare gli accessi alle piazze, ma i residenti invitano a non misurare il fenomeno solo in termini di capienza. La mancanza di senso civico preoccupa ancor più delle distanze.

"L'uso delle strade come toilette pubbliche da parte dei clienti dei locali, frequentatori della Movida è veramente insostenibile!" sbottano gli abitanti del centro che dopo settimane di reclusione hanno aperte le finestre trovando un'altra estate turbolenta.

E c'è chi insiste su un tasto dolente "Allora non erano gli studenti stranieri...".