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Ore 1.04, l'eco della bomba dei Georgofili

Cerimonia notturna per commemorare il 24mo anniversario della strage che uccise cinque persone e devastò il centro di Firenze

Foto Twitter Luca Lotti

Il ricordo che di quella notte hanno in tanti sta proprio nel fragoroso boato provocato dalla bomba che squarciò il centro storico e polverizzò cinque vite insieme alla Torre dei Pulci. Nell'attentato di via dei Georgofili, tragico tassello della strategia stragista di stampo mafioso dei primi anni '90, morirono i componenti della famiglia Nencioni, il padre Fabrizio, la madre Angela e le loro due bambine, Caterina e Nadia e il giovane studente di architettura Dario Capolicchio, carbonizzato dopo l'esplosione nel suo appartamento. 

Nella notte trascorsa, dopo il concerto in piazza Signoria e una intensa giornata di incontri a cui hanno preso parte anche il presidente del Senato Pietro Grasso e la presidente della commissione antimafia Rosy Bindi, Firenze ha ricordato quella notte di 24 anni fa. Il corteo partito alle 1 da Palazzo Vecchio ha raggiunto il luogo in cui ci fu l'esplosione. In quel punto è stata deposta una corona di fiori in memoria di chi morì. 

Alla cerimonia, tra gli altri, erano presenti il sindaco Dario Nardella e il ministro dello sport Luca Lotti insieme a Pietro Grasso

"È un'esigenza etica, morale essere qui - ha detto Pietro Grasso - Ho vissuto insieme a questa città tanti momenti, anche di indagine, momenti anche di sofferenza e di dolore. Firenze ha saputo reagire, con dignità, senza però dimenticare. Oggi siamo qui per non dimenticare quei momenti terribili".