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Pieraccioni rende virale la "forca a Boboli"

Il regista toscano ha pubblicato sui social un elogio della "forca" la mancata presenza a scuola per trascorrere le giornate al Giardino di Boboli

Il Giardino di Boboli luogo prediletto per fuggire dalle lezioni scolastiche, un must per i fiorentini ma a far diventare virale la classica "forca" ci ha pensato il regista Leonardo Pieraccioni.

Con un post sui social l'amato regista, attore e scrittore si è confermato anche influencer ed ha reso virale "fare forca" suggerendo la sua meta preferita, il Giardino di Boboli delle Gallerie degli Uffizi di Firenze.

"Stanno riaprendo le scuole, parliamo di cose serie. A Firenze quando si salta la scuola si dice “fare forca”, ma ce ne sono altri 100 modi di dire" questo l'incipit che da solo ha scatenato la corsa ai modi di dire dialettali.

"Pare che adesso - continua il post - se l’alunno è assente, si avverta subito i genitori con un sms. Questa cosa non è bella, è da spioni! Rivendico il diritto sacrosanto di almeno quattro forche in un anno! La forca ti forma, è un momento catartico, di puerile rivoluzione ma sempre di rivoluzione si tratta. Io arrivavo davanti a scuola e all’improvviso, perché la vera forca non è mai programmata, sentivo le sirene di Ulisse che mi chiamavano dal Giardino di Boboli, all’epoca il Guantanamo dei ripetenti. La forca doc si fa da soli. Io davanti al cancello di Periti aziendali e corrispondenti in lingue estere sentivo rimbombarmi in capo un “come hereeee” ed a tutto foho sgassavo col mio Ciao pk blu verso il mitologico Giardino. A Novembre fermi su quelle panchine ghiacce si congelava, ma c’erano i tetti di Firenze davanti che ti scaldavano. Io mi accendevo inventandomi e fantasticando sulle vite di quelli che vivevano sotto quei tetti e spesso la forca ghiaccia e in solitaria era tanto più poetica e creativa di una lezzione d’itagliano!".