Attualità

Reparti Covid, 20 nuovi posti letto a Torregalli

Ai pazienti con sintomi sospetti viene effettuato il tampone in tenda pre-triage con l'isolamento fino all’arrivo della risposta in un reparto bolla

Ha aperto oggi all’ospedale San Giovanni di Dio il reparto per pazienti Covid con disponibilità fino a 20 posti letto, nella Osservazione Breve al primo piano del padiglione Vespucci, con i pazienti Covid in un unico padiglione dedicato. 

Da lunedì scorso 16 posti letto Covid sono a disposizione anche nel presidio di Santa Maria Nuova, nel cuore di Firenze. Da settimane, invece, è tornato in assetto Covid, in linea con la riorganizzazione della rete dell’assistenza ospedaliera aziendale, Santa Maria Annunziata a Ponte a Niccheri. Nell’ospedale Covid di riferimento per l’area fiorentina, tra Malattie Infettive e Medicina ci sono 35 posti letto Covid mentre restano 6 i posti dedicati Covid in Terapia Intensiva.

I pazienti in ingresso al Pronto Soccorso del San Giovanni di Dio che dovranno essere ricoverati in OBI Covid ma anche quelli provenienti da altri presidi ospedalieri che giungono in ospedale col 118 o con mezzi propri, raggiungeranno il reparto attraversando il DEA e seguendo un percorso dedicato, nel rispetto di tutte le misure di sicurezza igienico-sanitarie.

I pazienti con sintomi sospetti per Covid, eseguono, invece, il tampone in tenda pre-triage e restano in isolamento fino all’arrivo della risposta nel Reparto Bolla da 10 posti letto al primo piano. Qualora invece tali pazienti necessitassero di cure intensive, queste saranno prestate in shock room o in altra stanza singola del Dea.

La necessità di aprire il reparto Covid al San Giovanni di Dio è stata evidenziata dal gruppo di lavoro denominato Gestione Emergenza Covid che si è costituito a Giugno presso l’ospedale con l’obiettivo della messa a punto di un piano intraospedaliero di organizzazione per far fronte al riemergere eventuale della pandemia da Covid-19. La presa in carico presso il San Giovanni di Dio di pazienti infetti bisognosi di ricovero, era stata pianificata come ipotesi da attuare nel caso di veloce occupazione di posti letto nei reparti di Malattie Infettive quale prima risposta aziendale in caso di nuova ondata pandemica.