Attualità

Maxi sciopero con vista per facchini e corrieri

Fumogeni, striscioni e cori al presidio sul ponte alle Grazie nel terzo giorno di mobilitazione contro le proposte di rinnovo del contratto nazionale

"Siamo qui a protestare su questo ponte a Firenze perché qualche turista porti nel mondo l'immagine di un'Italia diversa, di un'Italia che lavora". Hanno protestato così gli autotrasportatori toscani arrivati sul ponte alle Grazie di Firenze per gridare il loro no alle proposte avanzate in sede di rinnovo del Contratto nazionale su cui la discussione è iniziata nel 2015 senza mai arrivare a una conclusione. Dopo i lavoratori della distribuzione dei carburanti, a fermarsi sono stati gli autisti, i facchini e i corrieri che nel loro 'No delivery day' hanno anche chiesto ai consumatori di non richiedere consegne per 24 ore. A far saltare il banco, dicono i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti, le proposte avanzate dalle associazioni datoriali in materia di quattordicesima, giornate di riposo, scatti di anzianità e permessi.

"A fronte delle nostre richieste di pagare la professionalità di questi lavoratori le associazioni ci hanno chiesto di ridurre gli stipendi, di togliere la quattordicesima e di non coprire più la malattia. Vogliono farci tornare al medioevo mentre qui si calpesta la dignità dei lavoratori", ha detto Ettore Montagna della Filt Cgil Firenze.

Sono cinquantamila gli autotrasportatori interessati dalla protesta che si è svolta anche in altre parti della Toscana, a Pisa e Livorno e che, dicono i sindacati, segna la storia del settore dell'autotrasporto in Toscana. Ora i sindacati hanno già annunciato nuove proteste. Se dalle controparti non arriveranno risposte, il 10 e 11 dicembre ci saranno altri scioperi.