Cronaca

Stupri e riti, il “diavolo” resta ai domiciliari

Respinta dal tribunale del riesame la richiesta di annullamento dell’arresto per il ragazzo accusato di aver indotto gli adepti a subire atti sessuali

Resta agli arresti domiciliari il ragazzo di ventenne di Prato arrestato nei giorni scorsi dalla squadra mobile di Firenze accusato di essere a capo di una setta e di aver costretto i suoi adepti a subire violenze sessuali facendosi chiamare il “diavolo”. 

Il tribunale del riesame di Firenze ha infatti respinto il ricorso presentato dai suoi legali con cui si chiedeva l’annullamento della misura cautelare o, in seconda ipotesi, la sua attenuazione. 

Le indagini sul conto del giovane sono iniziate nel 2019. Tra un mese le motivazioni della decisione del tribunale del riesame.