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Telecomunicazioni a rischio, lavoratori in piazza

Adesione all'80 per cento allo sciopero indetto dai sindacati per la manifestazione regionale. In Toscana sono 4mila i lavoratori del settore

Foto facebook "Slc Cgil Vodafone Pisa"

Hanno sfilato per le vie del centro di Firenze con bandiere e striscioni per alzare la voce contro situazioni come quella di Almaviva, con la sua cascata di licenziamenti, come quella di Tim, per la disdetta degli accordi o quella di Ericsson, caratterizzata da 50 posti di lavoro in bilico. 

Per questo i lavoratori del settore delle telecomunicazioni sono scesi in piazza. Si tratta, spiegano in una nota Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, di "un settore fondamentale per lo sviluppo tecnologico e industriale del paese". Oggi, aggiungono i sindacati, "è di uno dei pochi settori in crescita, potrebbe creare posti di lavoro e innovazione utile a tutti, soprattutto al nostro paese".

Al momento i lavoratori del settore delle tlc in Toscana conta circa 4mila addetti e nel conto non rientrano quelli degli appalti.

Il problema, spiegano ancora i sindacati, è che "Confindustria e le aziende del settore di fatto depauperano le potenzialità dell’innovazione e della crescita per interessi di bottega. La crisi di Almaviva, di Ericsson, di Tim e di tante altre realtà dimostrano la volontà delle aziende di portare avanti politiche di solo taglio dei costi. Ne sono riprova incontrovertibile i 55 milioni di Bonus a disposizione di Flavio Cattaneo e del management di Tim a patto che taglino i costi, indipendentemente dalla qualità del servizio erogato".