Cronaca

Uccisa in ostello, il marito resta in carcere

Non ha risposto durante l'interrogatorio di garanzia il trentenne birmano che la mattina del 24 novembre ha strangolato la moglie cinese di 21 anni

Il gip ha convalidato l'arresto e la custodia in carcere del trentenne di origine birmana con passaporto messicano che la mattina di sabato scorso ha ucciso, strangolandola, la giovane moglie 21enne di origine cinese in un ostello a Firenze. I due erano in viaggio di nozze. L'uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l'interrogatorio di garanzia.  

Stando a quanto riferito dall'avvocato difensore dell'uomo è stato chiesto il coinvolgimento di un interprete di lingua thai. L'uomo, infatti, è cresciuto e vive in Thailandia parla abitualmente il thai.

Sia nei momenti dell'omicidio, quando era sceso alla reception per chiedere soccorso per la moglie che "stava male", sia più tardi, arrestato per l'omicidio, in questura aveva comunque mostrato di parlare in inglese. L'accusa è omicidio volontario con l'aggravante dei futili motivi.