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Uffizi, le lunghe code nel mirino di Eike Schmidt

Il neodirettore della Pinacoteca dichiara guerra ai "serpentoni" di turisti in attesa: "Troppo lunghi rispetto ad altri musei. Non e' accettabile"

"Le code ci sono in tutto il mondo, anche al Louvre ma non va bene iniziare una visita con ore e ore di fila come avviene qua". Alla sua prima "uscita"ufficiale con la stampa, il neo-direttore degli Uffizi Eike Schmidt entra subito nel vivo dei problemi storici e strutturali della Galleria più visitata d'Italia: l'abbattimento delle code all'entrata, situazione definita senza mezzi termini "non accettabile".

Ma come risolvere l'annoso problema? "Ho tante idee e ci stiamo già lavorando - assicura Schimdt - riguardano la logistica, l'uso delle tecnologie ed anche una diversa organizzazione delle visite". A proposito del Corridoio Vasariano, ha detto Schmidt, "è un peccato che non sia aperto al pubblico regolarmente. Il tema va affrontato, e in proposito abbiamo già alcune idee".

Poca voglia di parlare invece da parte del neodirettore dei ridda di commenti che hanno circondato la sua nomina, dopo la vittoria al concorso internazionale: "Delle polemiche personalmente non mi interesso, nelle polemiche non entro. Bisogna lavorare, non parlare: senno' non ne usciamo più". 

Ultimo ad aver nuovamente sollevato la questione era stato il critico Vittorio Sgarbi qualche giorno fa proprio a Firenze: "Gli Uffizi sono l'Italia - aveva detto - non possono andare ad un direttore straniero"