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Un telescopio toscano indaga i segreti del Sole

C'è la firma dell'Università di Firenze nella missione diretta verso il Sole. Sulla sonda è stato montato il coronografo Metis, prodotto in Italia

La sonda interplanetaria Solar Orbiter sta per decollare da Cape Canaveral per una missione a caccia dei segreti del Sole dopo dieci anni di sviluppo, realizzazione e test. E' stata realizzata dall’Agenzia spaziale europea, con il contribuito significativo dell’Università di Firenze. Il lancio è previsto per domenica 9 febbraio.

Sulla sonda, insieme ad altre strumentazioni scientifiche, è montato il coronografo Metis, cioè il telescopio che osserverà la corona, la parte più esterna dell’atmosfera solare: principal investigator di Metis è Marco Romoli, docente di Astrofisica all’Ateneo fiorentino e associato dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF). “Il coronografo - ha detto Romoli - crea un’eclisse artificiale, che nasconde il Sole e permette l’osservazione dell’emissione della corona solare, milioni di volte meno intensa di quella del disco solare. Grazie ad un innovativo ed ingegnoso disegno ottico, Metis è il primo coronografo progettato per ottenere immagini della corona solare in luce visibile e ultravioletta. Le sue osservazioni saranno cruciali per arrivare finalmente a capire i meccanismi di innesco e accelerazione delle eruzioni solari, che causano violente perturbazioni nell’eliosfera, disturbando la magnetosfera terrestre fino a provocare le tempeste geomagnetiche”.

Il coronografo solare è un progetto a firma prevalentemente italiana, finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana tramite l’INAF, progettato da ricercatori di vari osservatori e atenei italiani e prodotto da un consorzio di industrie nazionali guidato da OHB Italia e Thales Alenia Space.

Il lancio della Sonda Solar Orbiter, che raggiungerà per la prima volta la distanza dal Sole di 0.28 unità astronomiche e l’inclinazione rispetto all’eclittica fino a 35 gradi, avverrà a bordo di un razzo Atlas V.