Cronaca

Confisca record da 2,5 milioni allo strozzino

Dai commercianti che si rivolgevano a lui, l'usuraio pretendeva interessi del 300%. Condannato, gli sono stati confiscati beni mobili e immobili

Carabinieri e guardia di finanza durante l'operazione

Confisca record da 2 milioni e mezzo tra beni mobili e immobili allo strozzino che dai commercianti in difficoltà che gli si rivolgevano pretendeva interessi del 300% sul denaro prestato. Condannato per vari episodi di usura, adesso per lui - dopo il sequestro nel 2020 - è arrivato il provvedimento di confisca, adottato dal giudice per le indagini preliminari Gianluca Mancuso ed esequito dai carabinieri del comando provinciale di Firenze e dalla guardia di finanza del capoluogo.

Nel complesso, sono stati confiscati rapporti finanziari (25), autoveicoli (2), quote sociali (3) e fabbricati (3). Gli approfondimenti di natura patrimoniale che hanno consentito di giungere al provvedimento si sono innestati su una precedente indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Luca Tescaroli e dal sostituto procuratore Christine von Borries, e eseguita dai carabinieri della compagnia di Firenze Oltrarno, a seguito di una denuncia presentata da un’imprenditrice fiorentina finita da qualche anno nella rete dell’usuraio.

In quel contesto le investigazioni, oltre a suffragare la denuncia iniziale, avevano permesso di individuare altri imprenditori vittime del medesimo reato da parte dello stesso usurai per il quale oggi è scattato il provvedimento patrimoniale. I militari accertarono episodi di concessione di prestiti a tassi superiori al 300% su base annua. In particolare, si erano rivolti all’usuraio, costretti da problemi finanziari, 6 titolari di bar, ristoranti e negozi, pattuendo la restituzione dei prestiti con brevissima scadenza, tra uno e tre mesi.