Cronaca

La marcia nuziale interrotta dalla polizia

Una coppia di promessi sposi provenienti da Montevarchi è stata accerchiata in municipio poco prima del matrimonio. Il futuro marito era latitante

Avevano pianificato il matrimonio nei dettagli per garantire al futuro sposo la copertura necessaria a non farsi trovare. La polizia, però, ha capito che dietro a quelle nozze qualcosa non quadrava. A partire dalle pubblicazioni. La coppia, infatti, le aveva già sbrigate a Montevarchi, Comune di residenza di entrambi. Poi, all'improvviso, aveva deciso di spostare il matrimonio a Impruneta.

Una mossa che ha subito destato i sospetti degli agenti della sezione anticrimine di Montevarchi. Sono stati loro, insieme ai colleghi della squadra mobile di Firenze, a mandare le nozze a  carte quarantotto. 

I controlli hanno portato alla scoperta dei trascorsi dello sposo, un 34enne tunisino che risultava colpito, sotto un altro nome, da un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Firenze per traffico di stupefacenti. Proprio per garantirsi la copertura definitiva, l'uomo si era accordato per un matrimonio con una ragazza italiana di 22 anni. La giovane era già sposata con un altro tunisino dal quale aveva avuto anche una figlia. A confermare i sospetti della polizia è stata proprio la presenza del marito alle nozze in veste di testimone dello sposo. 

E così, sul nascere della cerimonia, la polizia ha accerchiato la coppia che stava facendo ingresso nella sala comunale davanti a parenti e amici. Tra gli ospiti, la polizia ha trovato un altro tunisino irregolare in Italia. Tutti finiti in questura a Firenze tranne il promesso sposo, che è stato arrestato e portato a Sollicciano.