Lo hanno organizzato oggi i lavoratori delle sedi dei ministeri presenti del capoluogo toscano, in concomitanza con una mobilitazione a livello nazionale.
Nel disegno di legge di assestamento del Bilancio dello Stato, ora in discussione al Senato, è stato spiegato, non sono previste le risorse per finanziare la parte variabile del salario accessorio 2015 dei dipendenti dei ministeri.
Questo mette a rischio il pagamento di straordinari, turni, reperibilità, indennità di disagio che già da gennaio i lavoratori sono stati chiamati a svolgere dalle varie strutture ministeriali.
"Questa operazione, se approvata dal Parlamento - spiegano i dipendenti - concretizzerebbe uno scippo nei confronti dei lavoratori, anche di 200 euro mensili, la sottrazione di risorse provenienti non dalle casse dei singoli ministeri, ma accantonate dagli aumenti contrattuali per finanziare queste prestazioni".
I lavoratoti interessati sono circa 3 mila solo a Firenze, e per questo chiedono che "il Governo ci ripensi e torni sui suoi passi".