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​Quella spalletta troppo verde per essere asciutta

Una folta vegetazione è cresciuta sulla spalletta dell'Arno nel punto in cui il lungarno Torrigiani è collassato. I residenti: "Sono perdite d'acqua"

Nel balletto sulle responsabilità per la voragine che ha squarciato il lungarno Torrigiani e sulle due tubazioni che si sono rotte trova spazio anche quella specie di giardino pensile cresciuto nel tempo tra i mattoni della spalletta che delimita la strada dalla parte del fiume. Una cascata verde di fogliame rigogliosissimo che si riversa sull'Arno esattamente in corrispondenza del tratto di strada crollato insieme a venti auto in sosta.

A sostenerlo, facendosi interprete anche del sentire di molti abitanti della zona, è la consigliera comunale di Alternativa Libera Miriam Amato che, dopo il disastro ,ha diffuso una foto in cui "si intuisce che il tubo si sarebbe rotto in un punto in cui c'era da tempo una perdita (sulla spalletta era nata anche la vegetazione)". 

Un sospetto comune a molti che risiedono nei palazzi stretti tra il lungarno e via de' Bardi e che in tempi recenti avevano segnalato conguagli abnormi sulle bollette dell'acqua a loro intestate in assenza di perdite nelle abitazioni. Segno, dicono, che le falle potrebbero essere nelle tubazioni in strada.

Fra l'altro, come si può vedere nella fotogallery, nelle immagini in campo largo è evidente che la vegetazione è cresciuta solo in quel punto della spalletta mentre il resto del muro è libero.