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Mattarella premia il geologo toscano Luca Bindi

Allo scienziato e docente dell'Università di Firenze è andato il riconoscimento del presidente della Repubblica per la scoperta dei quasicristalli

Foto Quirinale

La cerimonia di conferimento del premio si è svolta nel palazzo del Quirinale, sede della presidenza della Repubblica. A Luca Bindi è andato il premio per le Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali, assegnato dall'Accademia nazionale dei Lincei. Bindi, professore di mineralogia e petrografia all'Università di Firenze, ha il merito di aver scoperto i quasicristalli. Si tratta di un minerale unico a metà tra lo stato cristallino e stato vetroso, dotato di una composizione chimica fino a poco tempo fa ritenuta impossibile in natura. 

Per le loro caratteristiche di resistenza, durezza e scivolosità, i quasicristalli aprono le porte a molteplici applicazioni, tra cui la realizzazione di pellicole che possono rendere gli aerei da caccia invisibili ai radar, di lamette da barba che evitano di tagliarsi, o antiaderenti le padelle. 

A spiegare le motivazioni del riconoscimento a Bindi è stato il presidente dei Lincei Alberto Quadro Curzio. Luca Bindi, ha detto, è stato ritenuto ''lo scienziato maggiormente meritevole per il 2015''. Lo scienziato ha infatti ''contribuito alla scoperta di nuove specie mineralogiche, tra cui spicca, per essere stata citata come determinante per il premio Nobel per la Chimica 2011 all'israeliano Dan Schechtman, quella della icosaedrite, primo quasicristallo naturale'. La scoperta, avvenuta nel 2009 ''ha aperto una nuova frontiera alla ricerca sullo stato solido, fornendo all'ingegneria dei materiali una nuova categoria di composti da sintetizzare con un amplissimo potenziale d'uso - ha aggiunto Curzio - e apportando concezioni innovative alle geoscienze, l'astrofisica e la cosmochimica''.

Non solo. Ha anche ispirato la ricerca di ''nuove conformazioni della materia solida che potrebbero tradursi in uno scatto in avanti dell'ingegneria, garantendo nuove utilizzazioni e applicazioni - ha concluso Curzio - La scoperta quest'anno di un nuovo quasicristallo, la decaedrite, da parte del gruppo che fa capo a Bindi, ne è una prima conferma''.