Cronaca

Duplice omicidio, la deposizione di Barna

L'uomo ha detto che li avrebbe uccisi perché aveva la sensazione che lo "scansassero". Quando ha visto i carabinieri ha ammesso le sue responsabilità

Salvatore e Simone Andronico sono stati uccisi a colpi di pistola domenica 21 ottobre dal 53enne Fabrizio Barna.

L'assassino ha spiegato perché li avrebbe uccisi. Barna ha detto che aveva la sensazione che padre e figlio Andronico lo "scansassero". 

L'uomo era stato arrestato poco dopo il duplice omicidio dai carabinieri.

Barna ha detto che era infastidito dal comportamento scostante dei vicini, coi quali aveva avuto numerose discussioni per i rumori dei lavori di ristrutturazione della loro proprietà.

Si apprende che Barna, quando ha visto arrivare i carabinieri, si è avvicinato e ha allungato i polsi nei loro confronti, mimando l'arresto e ammettendo le proprie responsabilità.

Il gip Gianluca Mancuso ha disposto nei suoi confronti la misura di custodia cautelare in carcere.

Si apprende anche che Barna in passato aveva già minacciato le due vittime, chiedendo loro anche 30mila euro, per presunti abusi edilizi.

A scatenare la lite risultata fatale potrebbe essere stato un foro nel muro di confine tra le due proprietà fatto dagli Andronico proprio domenica.

Davanti al giudice Barna ha detto di non ricordare nulla del duplice omicidio.

Le autopsie hanno rivelato che Salvatore Andronico è morto per uno sparo che lo ha colpito allo zigomo, mentre il figlio è stato raggiunto da sette proiettili, alla testa, al volto e agli arti.