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Moschetti vince la "Per sempre Alfredo"

Il velocista della Trek ha battuto Ariesti e Zambelli. Buon successo per la prima edizione della corsa intitolata alla memoria del Ct Alfredo Martini

Matteo Moschetti

“Buona la prima” direbbe un regista.

La prima edizione della Per Sempre Alfredo, gara ciclistica per professionisti organizzata per onorare la memoria del grande Alfredo Martini, si è rivelata una bella competizione, che ci auguriamo di ritrovare negli anni a venire nel calendario ciclistico internazionale.

Sul traguardo di Sesto Fiorentino ha vinto Matteo Moschetti, velocista della Trek Segafredo, compagno di squadra dello squalo Vincenzo Nibali e di quel Jasper Stuyven che ieri ha beffato tutti alla Milano-Sanremo.

I corridori sono arrivati in volata come in tanti avevano previsto e Matteo Moschetti ha preceduto la maglia arancione del basco Mikel Ariesti e quella azzurra della Nazionale Italiana del giovane Samuele Zambelli.

Non è stata però una volata a ranghi compatti; una caduta a cinque chilometri dal traguardo ha spezzato il gruppo e le speranze di alcuni corridori come Filippo Fiorelli, Matteo Malucelli e Jakub Marezcko, che sicuramente un pensierino alla vittoria finale a quel punto ce lo stavano facendo.

La corsa è partita stamani da Firenze, srotolandosi lungo il viale che dal Piazzale Michelangelo scende verso l’Arno per poi dirigersi a Fiesole e sulle colline a nord di Firenze. E’ pedalando su e giù su queste strade che alcune squadre hanno tentato invano di scrollarsi di dosso i velocisti.

Sotto un cielo azzurro, accompagnati per tutto il giorno da folate di vento freddo, alcuni tra i velocisti sono rimasti indietro per alcuni tratti ma alla fine, sbuffando un po' e grazie all’aiuto dei compagni di squadra il gruppo è arrivato compatto in fondo alla discesa dopo l’ultimo GPM, quello delle Croci di Calenzano.

In pianura il copione cambia, stavolta sono le squadre dei velocisti a tenere alta la velocità per portare tutti all’epilogo in volata ed impedire ad aspiranti finisseur di scattare.

Della caduta a cinque chilometri dal traguardo abbiamo già detto, poi ci ha pensato Matteo Moschetti a mettere tutti in fila a pochi passi dalla casa dove Alfredo Martini ha vissuto.

“La bicicletta per essere amata ha bisogno del ciclismo, quello vero, quello che fa uscire le persone di casa e le porta in strada per farle essere protagoniste”.

L’ha detto Alfredo Martini e purtroppo il covid non consente ancora alla gente di tornare a sporgersi dalle transenne. Il conto alla rovescia però è finalmente iniziato e tra non molto forse non sarà più così.