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Firmato l'accordo per Piombino. Rossi: "Scripta manent"

Riconversione ecologica, infrastrutture e tutele sociali per i lavoratori Lucchini. Sono questi i 3 assi di un accordo da 252 milioni di investimento

La firma è stata posta alle 18:33, mezz'ora dopo la convocazione del tavolo a Palazzo Chigi alla presenza degli enti locali (Regione, Provincia e Comune di Livorno) e di quattro Ministri: quello delle Infrastrutture, del Lavoro, dell'Ambiente e della Difesa.
Un accordo che il sottosegretario al Ministero dello Sviluppo economico ha definito "una tappa fondamentale per dare un futuro a cittadini e lavoratori".
Lavoratori che a questo punto, come ha assicurato il sindacalista della Fiom Mirko Lami, dovrebbero sciogliere il presidio messo in piedi davanti alle acciaierie Lucchini a Piombino, dove oggi si è spento definitivamente l'altoforno.
L'accordo prevede un'investimento importante di 252 milioni di euro che verranno erogati metà dal Governo e metà dalla Regione Toscana, che ha ottenuto la garanzia dalla Difesa di smaltire a Piombino 38 navi militari.