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Gara Tpl, il Tar dice no a Mobit

Legittima la richiesta della Regione di chiedere nuovi piani economico-finanziari ai due partecipanti alla gara per il gestore unico del servizio

Nell'agguerrita battaglia legale ingaggiata intorno alla gara bandita dalla Regione per affidare a un unico gestore il servizio di trasporto pubblico locale - in ballo ci sono circa 4 miliardi di euro - il Tar segna un nuovo punto a favore di Autolinee Toscane del gruppo francese Ratp, l'azienda a cui la Regione nei mesi scorsi ha aggiudicato la gara per la seconda volta - seppure in via provvisoria - dopo l'annullamento, sempre da parte del Tar, della prima aggiudicazione.

Con la nuova sentenza di oggi, il Tar ha respinto il secondo ricorso presentato dall'unico altro concorrente in gara, il consorzio di imprese locali Mobit, decretando la legittimità della richiesta della Regione Toscana di far presentare a entrambi i concorrenti nuovi piani economico-finanziari per non dover ricominciare da capo tutta la procedura (vedi articoli collegati).

A questo punto quindi la Regione potrebbe procedere con l'aggiudicazione definitiva ma non con la firma del contratto di servizio. Per questo passaggio finale e irreversibile bisognerà attendere il pronunciamento della Corte di giustizia europea, a cui il Consiglio di Stato ha rimesso la decisione su un altro punto caldo della questione: il possesso da parte di Autolinee Toscane e Ratp dei requisiti per partecipare alla gara, messi in discussione da Mobit con vari ricorsi fino ad arrivare, appunto, alla Corte di giustizia europea.

Per la cronaca, secondo il Tar Toscana, il gruppo Ratp i requisiti li avrebbe.