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Foreste, la mappatura dei danni è in 3D

Già in volo uno speciale scanner aereo usato dalla Regione per verificare gli effetti sui boschi toscani dell'uragano di vento del marzo scorso

Si chiama LIDAR, ed è l'acronimo per Light Detection And Ranging: ovvero, un sistema di telerilevamento ambientale a base laser in grado di catturare immagini tridimensionale, molto più utili e dettagliate rispetto a semplici foto aeree. Questo è l'apparecchio utilizzato a bordo dell'elicottero che da alcuni giorni ha avviato una ricognizione complessiva delle aree boschive toscane danneggiate dalla tempesta di vento che si è abbattuta sulla Toscana il 5 marzo scorso.

Obiettivo: acquisire in tempi rapidi, prima dell'arrivo dell'estate, infomazioni dettagliate in 3D che possano portare ad una mappatura aggiornata dei danni al patrimonio boschivo regionale. Una operazione che il Consorzio LaMMA, sta svolgendo in stretta sinergia con l'Accademia Italiana Scienze Forestali e il Corpo Forestale dello Stato, su incarico della Regione stessa.

Grazie a questo tipo di rilevamento è utilissimo soprattutto nel caso di coperture boscose, dato che le semplici foto aeree non riescono a mostrare la situazione del suolo sotto la copertura fogliare, e rende possibile costruire una mappa 3D dettagliata della superficie scannerizzata. Le informazioni così raccolte saranno utilizzate per ridurre i problemi legati alla diffusione di malattie, così come i rischi di rischio incendio, dissesto idrogeologico. L'enorme massa di legname e arbusti accatastati rappresenta ifatti una pericoloso "innesco" per i rogi o veicolo di trasmissione per patologie a carico della piante, senza contare i pericoli per l'incolumità delle persone connessi al rischio di crolli, cadute e frane.