Sono oltre 500 le osservazioni depositate in Regione alla scadenza prevista per la scorsa fine di settembre. Dai limiti alle estrazioni di marmo sulle Apuane a quelli sulla coltivazione della vite o ancora relativi agli impianti sciistici di risalita all'Abetone e ai vivai della piana pistoiese si tratta di un numero che, secondo i consiglieri regionali di Forza Italia, non ha precedenti.
Ecco perché, al presidente Enrico Rossi, chiedono di fare marcia indietro e portare in consiglio la revoca complessiva dell'atto.
"Il Piano ricorda i piani quinquennali di sovietica memoria e non c’è più spazio per intervenire a colpi di bianchetto - hanno spiegato il coordinatore regionale del partito Massimo Parisi e il capogruppo in consiglio regionale Giovanni Santini - Chiediamo a Rossi di prendere atto dell’errore e lasciare che sia la prossima amministrazione a riscriverne una nuova versione, meno anacronistica, non più imbevuta di ideologia e più attenta alle esigenze reali della nostra regione. Un piano, magari, che non sia di tremila pagine, ma magari di tremila parole".