Attualità

"Sanità, no ai tagli alle strutture private"

Interrogazione in Consiglio regionale dei consiglieri di Forza Italia Marchetti e Stella: "La Regione penalizza il sistema e le liste di attesa"

Maurizio Marchetti e Marco Stella

No ai tagli alla sanità privata, una decisione che penalizza pazienti e strutture e aggrava il problema delle liste di attesa. Sì alla sinergia pubblico-privato. Si può riassumere così la posizione di Forza Italia a seguito della delibera 1220 della Giunta regionale toscana. A illustrare la posizione degli azzurri il capogruppo Maurizio Marchetti e il vicepresidente dell'Assemblea toscana, Marco Stella, alla presenza del dottor Massimo Rosati, consulente delegato del gruppo.

"Questo provvedimento - ha esordito Marchetti - mette in discussione accordi precedenti, mette in grave crisi il settore della sanità privata, e per questo abbiamo presentato come gruppo consiliare di Forza Italia un'interrogazione. Il privato deve poter collaborare con il pubblico, mentre la Giunta Rossi depotenzia il pubblico e mette ai margini i privati, provocando un cortocircuito che mette in ginocchio la sanità toscana. Con questo provvedimento devastante, i tagli agli erogatori privati accreditati del settore in Toscana ammonteranno a 13.1 milioni di euro".

Tra il 2011 e il 2017 il confronto tra la produzione di ricoveri pubblica e privata ha evidenziato che i ricoveri erogati a cittadini toscani sono calati nel 25 per cento nel settore privato e del 12 per cento nel settore pubblico: "Cioè la Regione ha speso 111 milioni di euro in meno" ha osservato Marchetti. Una cifra che rappresenta la riduzione dei ricoveri per i cittadini toscani; i ricoveri erogati a cittadini di altre regioni sono cresciuti di quasi il 26 per cento nel settore privato a fronte di un calo del 18 per cento nel settore pubblico: "Cioè abbiamo speso 41 milioni in più nel privato e 15 milioni in meno nel pubblico per cittadini di altre regioni, con un saldo attivo di 26 milioni" ha puntualizzato il capogruppo di Forza Italia.

"Speravamo che l'arrivo dell'assessore Saccardi portasse delle novità - ha commentato Stella - e invece prendiamo atto che Rossi si è riappropriato delle sue competenze di un tempo, relegando l'assessore in un angolo. Rossi è un comunista con idee comuniste su tutto e quindi anche sulla sanità. Non si cambiano le regole del gioco in corsa. Con questa delibera, il governatore penalizza investimenti, personale e risorse. Noi non ci stiamo, vogliamo competitività, sinergia tra pubblico e privato, mentre così assistiamo a un continuo livellamento verso il basso".

Nell'interrogazione, Forza Italia chiede "le motivazioni per le quali, alla luce di disposizioni regionali, siano lasciate ampie discrezionalità alle Asl territoriali nel ristabilire nuovi tetti massimi di budget addirittura al ribasso; e i criteri di calcolo utilizzati per definire i tetti di spesa massimi annuali per acquistare servizi dalle strutture private convenzionate". Dal canto suo, Rosati ha evidenziato come "i tagli avranno un grave impatto sulle aziende della sanità privata e sull'indotto (risorse umane, prestazioni cliniche, apparecchiature tecniche), determinando - ha osservato - una contrazione degli investimenti e un peggioramento generale del sistema sanitario regionale".