Lavoro

Morti sul lavoro, statua dedicata a Luana D'Orazio

Il monumento eretto in memoria delle vittime del lavoro è stato intitolato alla giovane Luana D'Orazio, deceduta in una azienda tessile di Montemurlo

Foto Pro Loco Fucecchio

In occasione della 71a Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro, la statua ideata nel 2019 dai ragazzi delle scuole di Fucecchio per il concorso dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro e dedicata ai caduti sul lavoro è stata intitolata oggi alla giovane Luana D’Orazio. La statua si chiama “Luana, Vita e Lavoro”.

Il Comune di Fucecchio aveva inaugurato l'opera lo scorso anno in piazza XX Settembre. La decisione di intitolarla alla giovane ragazza deceduta lo scorso 3 Maggio a causa di un incidente sul lavoro al macchinario dove lavorava in un'azienda tessile di Montemurlo, è maturata grazie al concorso “Un Nome e un Fumetto per la Sicurezza” lanciato nelle scuole fucecchiesi. 

Alla premiazione delle classi e degli studenti vincitori e alla cerimonia di intitolazione della statua sono intervenuti anche Emma ed Alberto, la madre ed il compagno di Luana D'Orazio.

A fare gli onori di casa sono stati il sindaco di Fucecchio, Alessio Spinelli, l'arciprete della Collegiata Don Andrea Pio Cristiani e il presidente provinciale dell'Anmil Evaretto Niccolai.

In piazza XX Settembre si è tenuto un convegno dedicato alla sicurezza promosso dall'Anmil provinciale di Firenze in collaborazione con l'amministrazione comunale. All'evento, oltre ai presidenti nazionali di Anmil, Zoello Forni, e dell'Inail, Franco Bettoni, hanno partecipato il senatore Dario Parrini, l'assessora regionale alla formazione professionale e alla scuola Alessandra Nardini e il consigliere regionale Enrico Sostegni. 

“Le chiamano morti bianche, ma dietro c’è una striscia rossa di sangue e di dolore, che colpisce donne, uomini, famiglie intere" ha detto l’assessora regionale all’istruzione, formazione e lavoro, Alessandra Nardini.

“Abbiamo sottoscritto un protocollo insieme all’Ufficio Scolastico Regionale ed ad Anmil, per promuovere la cultura della sicurezza e formare i docenti. La scuola è il luogo chiave per formare i cittadini consapevoli dei propri diritti, capaci, quando incontreranno il mondo del lavoro, di dire no a sfruttamento, discriminazioni e mancanza di sicurezza. A nessuno deve essere consentito di negare diritti e sicurezza in nome del profitto e di un po’ di produttività in più”. “Certo ci vogliono più controlli nei luoghi di lavoro e più ispettori, e su questo il ministro Orlando ha preso impegni importanti a nome del Governo, ma la prevenzione e la formazione sono centrali. In questo senso, è straordinario il contributo che viene dall’Anmil che da anni nelle scuole toscane porta testimonianze vere e dirette”. “Ora siamo in una momento decisivo per la ripresa dell’economia dopo la fase acuta della pandemia. L'impegno forte che ci dobbiamo prendere per questa ripartenza, anche utilizzando i fondi importanti che arriveranno, è non solo quello di difendere e creare lavoro, ma di difendere e creare lavoro buono, dignitoso e sicuro” ha concluso l’assessora Alessandra Nardini.