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Fuscagni "Via il bavaglio sui lavori Av"

La portavoce dell'opposizione in consiglio regionale, Stefania Fuscagni (FI), chiede che venga resa pubblica l'inchiesta della commissione consiliare

Dopo la prima ondata di avvisi di garanzia nell'indagine della procura di Firenze sui lavori dell'alta velocità ferroviaria fiorentina, il consiglio regionale istituì una commissione d'inchiesta ma i risultati dei lavori non sono mai stati resi pubblici. Oggi torna sulla questione la consigliera regionale di Forza Italia Stefania Fuscagni, portavoce dell'opposizione.

“Una commissione d'inchiesta le cui risultanze vengono secretate e rese indisponibili: questo è accaduto nella Toscana a guida Ps proprio sul tema dell’alta velocità. Era assurdo prima ma ora davvero è inaccettabile - scrive Fuscagni in una nota - Quel materiale deve essere reso pubblico e soprattutto deve essere consegnato alla magistratura. Saranno i magistrati a decidere se serve o non serve”. 

"La commissione d’Inchiesta fu attivata dopo la pubblicazione di alcune intercettazioni che mettevano in luce l'interessamento dell'allora presidente di Italferr Lorenzetti, già presidente della Regione Umbria e donna di punta del Pd - scrive ancora Fuscagni - Un interessamento costante e pressante per la sorte di alcuni funzionari regionali e per le vicende che riguardavano alcuni componenti della giunta regionale toscana".

“Dai lavori della commissione d’inchiesta – prosegue Fuscagni – sono emersi fatti che rendono ancora più oscuri alcuni aspetti della vicenda Tav soprattutto in merito al ruolo della Lorenzetti, alle notizie che aveva e non avrebbe dovuto avere circa la sorta di funzionari regionali e circa il passaggio di alcune deleghe dall’assessore Bramerini al presidente Rossi. Non solo: abbiamo anche contezza di trasferimenti quanto meno strani - e mai chiariti - oltre che di ipotetiche leggerezze su aspetti fondamentali dei lavori”.

“Oggi apprendiamo che esisteva un sistema non ben chiaro e forse pressioni che potrebbero in ipotesi essere più trasparenti se correlate ad altre strane situazioni che si sono determinate in Toscana - dichiara la portavoce dell’opposizione - Ciò che è poco comprensibile è che una commissione d’inchiesta finisca con l’esito dei lavori imbavagliato e soprattutto che non desti stupore che nonostante la presidente della commissione (il consigliere di FdI,Marina Staccioli) abbia condotto ottimamente i lavori, la commissione non sia arrivata ad una versione univoca dei fatti".

"A fronte di ciò, il Pd si è preoccupato di fare una difesa del presidente Rossi che abbiamo letto come un inutile eccesso di zelo - precisa Fuscagni - mentre alcuni funzionari regionali, seppure le loro parole fossero rigorosamente registrate in sede di audizione, si sono rifiutati di dare la liberatoria per l’utilizzo delle loro stesse ammissioni". 

"Noi non sappiamo se quanto emerso sarà rilevante o meno e se sarà interessante o meno, alla luce di quanto sta accadendo in questi giorni - conclude Fuscagni - ma ciò che è certo è che ogni atto frutto di quella commissione deve essere consegnato alla magistratura e reso noto a tutti”.