La porta voce dell'opposizione definisce quello del Piano del paesaggio un percorso inaccettabile e anomalo quello condotto dall'assessore Anna Marson e dal presidente Enrico Rossi.
"Abbiamo una prova che ci ha dato la misura ieri in aula - continua Fuscagni - è stato chiesto non solo di sapere quali erano gli emendamenti ma anche di leggere la risposta del Mibac dove per quattro giorni si sono consultati Rossi, Marson e i funzionari. Non c'è stato dato, c'è stato negato e abbiamo dovuto ricorrere alle carte sottobanco. Questo è inaccettabile in un momento in cui viene votato il provvedimento più importante di questa legislatura. Ci batteremo e presenteremo una quantita notevole di emendamenti e ci appelliamo ai cittadini toscani che essere beffati e irrisi non lo accettino più"
Uniti in questo anche il gruppo in cosiglio regionale di Fratelli d'Italia e Andrea Agresti del Nuovo Centrodestra.
Al centro delle polemiche non solo la mancata visione del maxi emendamento ma anche la questione delle cave sopra i 1.200 metri
"Sul fatto delle cave - sottolinea Nicola Nascosti, consigliere regionale di Forza Italia -" abbiamo scoperto che per quanto riguarda le cave esistenti sopra i 1200 metri, non solo per le nuove, la decisione di chiudere tutte le attività dando un tempo massimo di 6 anni non è una stata decisione imposta dal mibac ma è una decisione politica. La giunta regione ha decisodi uccidere un settore soprattutto quello sopra i 1200 metri."
Il Piano del paesaggio andrà in Aula il 27 marzo.