Attualità

Gassificatore Kme, la protesta approda a Firenze

Un centinaio di persone hanno manifestato davanti alla sede del Consiglio regionale. Consegnate al presidente Giani 8.700 firme contro il progetto

La protesta contro il progetto della kme di costruire un nuovo gassificatore a Fornaci di Barga è approdata in Consiglio regionale. Un centinaio di cittadini hanno manifestato con cartelli e striscioni davanti al Palazzo del Pegaso mentre una delegazione è salita fino al piano nobile per consegnare al presidente dell'assemblea toscana Eugenio Giani 8.700 firme raccolte contro il progetto. 

Al presidio hanno partecipato anche le Mamme no inceneritore di Prato, i comitati per l'ambiente della Valle del Serchio, di Borgo a Mozzano e di Bagni di Lucca e i rappresentanti della pagina Facebook "No al pirogassificatore a Fornaci di Barga".

Il presidente Giani ha ritardato di qualche minuto l'inizio della seduta del Consiglio proprio per incontrare i manifestanti insieme ai consiglieri Stefano Bacceli e Ilaria Giovanneti del Pd, Gabriele Bianchi e Giacomo Giannarelli del Movimento 5 Stelle e Tommaso Fattori di Sì Toscana a sinistra. "Faremo tutto il necessario affinchè la vostra richiesta possa essere discussa" ha dichiarato Giani.

"Il progetto del gassificatore è stato presentato dalla Kme per bruciare gli scarti delle cartiere del territorio - ha spiegato Luca Campani, esponente del movimento La Libellula - e a metà marzo scadranno i 60 giorni di tempo per la presentazione delle osservazioni. La valle del Serchio ha già molti importanti insediamenti industriali, la situazione sanitaria non è delle migliori e questo impianto della kme segnerebbe il tracollo".