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Ponte Morandi, inaugurato il nuovo viadotto

Il 14 agosto 2018 il crollo del ponte provocò 43 vittime, 4 toscane. A distanza di due anni l'infrastruttura è stata ricostruita e inaugurata

La cerimonia per l'inaugurazione del ponte Genova San Giorgio è stata vissuta con grande commozione dai familiari delle 43 vittime che hanno incontrato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella presente alla cerimonia assieme al presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Mattarella ha incontrato in prefettura il Comitato dei familiari delle vittime che ha accettato la lettura dei nomi all'avvio dell'inaugurazione. Dopo la lettura dei 43 nominativi è stato suonato il Silenzio.

Nel crollo del ponte morirono quattro toscani Alberto Fanfani, 32 anni di Firenze e la sua fidanzata Marta Danisi, 29 anni, e un'altra coppia di Arezzo, Stella Boccia, 24 anni di Civitella, e il dominicano Carlos Jesus Trujillo, 27 anni di Capolona.

Il sindaco di Genova e commissario straordinario per la ricostruzione Marco Bucci e il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti hanno incontrato i giornalisti durante la mattinata "Il mio primo pensiero va alle vittime del crollo del 14 agosto e ai loro familiari - ha esordito Bucci - a cui siamo stati e saremo sempre molto vicini. Non dimenticheremo mai cosa è successo quel giorno: porteremo sempre nel nostro cuore quelle 43 vite spezzate. Il nuovo ponte Genova San Giorgio? Ero sicuro che saremmo arrivati fino in fondo. Questo succede quando si lavora tutti insieme con lo stesso obiettivo e per lo stesso risultato: è il modello Genova. Non è vero che abbiamo operato in condizioni di eccezionalità. Si è lavorato nel rispetto del Codice europeo degli appalti, applicando controlli antimafia e anticorruzione più aggressivi del normale. Le cose sono state fatte in modo efficiente, con un ottimo project planning e prendendoci le nostre responsabilità. Abbiamo vagliato 22 progetti e individuato il migliore. Ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo raggiunto l'obiettivo". "In questi due anni - ha aggiunto Toti - non ci siamo dimenticati neanche un'ora delle vittime del 14 agosto. Oggi, forse, i loro familiari sentiranno un filo meno inutile e assurdo il loro dolore. Dobbiamo giurare che non accadrà mai più che un ponte si sbricioli: mai più lutti come questi. Anche il sacrificio delle vittime e dei loro parentib ha dato quella spinta, l'energia in più per chiudere il progetto nei tempi giusti. Sono stati due anni complicati ma anche di soddisfazione. Grazie ancora a chi si è speso per quest'opera. Il ponte Genova San Giorgio è un'opera fondamentale per Genova, la Liguria e il Paese. Celebriamo come piccolo miracolo quella che dovrebbe essere una cosa ordinaria. Le opere pubbliche vanno finite in tempi ragionevoli, come succede in tutti i Paesi avanzati e questo ponte è un esempio di come si risolvono i problemi".