Il tentativo di record è avvenuto nelle viscere del monte Tambura, terza cima delle Apuane, in alta Garfagnana. La discesa si è interrotta a quota -1190 metri per una bomba d'acqua che improvvisamente ha invaso cunicoli e gallerie.
''Il brutto tempo ci ha impedito di terminare l'impresa - hanno spiegato gli speleologi Luca Fedrali e Nadia Bocchi - Eravamo scesi prima con una squadra di ricognizione per preparare la strada e i campi di sosta poi con una seconda squadra che portava i materiali subacquei. Ma il livello dell'acqua continuava ad aumentare, avevamo finito le corde e il rischio era troppo alto. Così ci siamo fermati''.
Le attretture subacquee sono rimaste nel fondo dell'abisso. Bombole, pinne, piombi e altro materiale che saranno recuperati in occasione della prossima spedizione. Gli speleo mannari riproveranno a conquistare il record italiano alla prima occasione utile.
La spedizione ha comunque scoperto a -1190 una galleria e un antro bianco con aragoniti e stalattiti.