Gherardo Gambelli è il nuovo arcivescovo di Firenze, ordinato stamani nella cattedrale di Santa Maria del Fiore – il Duomo del capoluogo toscano – dal suo predecessore cardinal Giuseppe Betori, dall’arcivescovo emerito Gualtiero Bassetti già rettore del seminario in cui si è formato Gambelli, da monsignor Giovanni Roncari che è vescovo di Grosseto e di Pitigliano-Sovana-Orbetello, dal vicario apostolico di Anatolia il gesuito monsigno Paolo Bizzeti e da monsignor Dominique Tinoudji, vescovo titolare della diocesi del Ciad dove don Gambelli è stato in missione per 11 anni.
Il Ciad, sì, perché il nuovo arcivescovo metropolita di Firenze, nominato da Papa Francesco il 18 Aprile scorso, è un prete missionario rientrato dall’Africa a Settembre 2023. Originario di Castelfiorentino, 55 anni compiuti appena ieri, Gambelli è cappellano nel carcere fiorentino di Sollicciano.
Stamani alle 10 l'arcivescovo eletto ha salutato alla Loggia del Bigallo le autorità civili e i rappresentanti istituzionali.
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Poi alle 10,30 la cerimonia di ordinazione in Duomo alla presenza di oltre 3.000 fedeli, di tutti i vescovi toscani, di tutti i vescovi fiorentini alla guida di altre diocesi italiane e di sua eminenza Polykarpos, arcivescovo ortodosso d’Italia ed esarca dell’Europa meridionale (in rappresentanza del Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I).
Gambelli - che come suo motto ha scelto l'espressione dalla lettera di San Paolo apostolo ai Romani "Omnia cooperantur in bonum", "Tutto concorre al bene" succede a monsignor Betori, che ha retto la diocesi fiorentina per 15 anni.
Con Gambelli un esponente del clero fiorentino torna alla guida della diocesi del capoluogo toscano dopo decenni: l’ultima nomina di un prete del clero fiorentino fu, 41 anni fa, quella di Silvano Piovanelli.