“Nell’arco della legislatura dovremmo passare dagli attuali 279 Comuni almeno a 270 - ha spiegato il presidente dell'assemblea di Palazzo Panciatichi Eugenio Giani (Pd) - favorendo fusioni e accorpamenti che consentano di offrire servizi migliori, concentrazione di risorse su investimenti e un rapporto tra numero di abitanti e apparati municipali più alto. Tutto questo consentirà di liberare fondi per interventi di valorizzazione della comunità”.
“Le operazioni di fusione dovranno avvenire rispettando la volontà delle singole comunità locali - ha precisato inoltre il presidente - attraverso un processo di partecipazione che renda i nuovi municipi ben accolti dalla maggioranza dei cittadini interessati”.