Politica

Giannarelli vuole vedere il piano per la Breda

Il candidato governatore del M5S ha chiesto chiarimenti sul piano industriale di Hitachi: "Sono a rischio 138 posti di lavoro, di cui 69 in Toscana"

Dopo l'incontro di lunedì scorso con Rsu e lavoratori, oggi Giannarelli sarà di nuovo a Pistoia con i parlamentari pentastellati Vito Crimi e Alfonso Bonafede. Un'occasione che il candidato governatore del Movimento 5 stelle non si è fatto scappare per chiedere garanzie sul piano industriale di Hitachi per Ansaldo Breda.

"Ansaldo Breda era un'impresa nostra, dello Stato - ha scritto stamattina Giannarelli in un post su Facebook -, e la sua gestione partitocratica l'ha demolita dall'interno per consegnarla nelle mani di un privato straniero. Avevamo un modello toscana straordinario: alla Lucchini producevamo le rotaie speciali da 108 metri e a Pistoia, l'Ansaldo Breda costruiva i treni per viaggiarci sopra. Una filiera perfetta che qualcuno ha distrutto".

Giannarelli ha puntato il dito contro la vendita al privato. 

"Fino a quando Ansaldo Breda era statale - ha scritto il 36enne candidato governatore - avevamo una chance di armonizzare esigenze di mercato e livelli di occupazione. Oggi resta solo il mercato, globale e proiettato sulla corsa al ribasso del costo del lavoro".

Il sabato elettorale di Giannarelli ha avuto un'altra tappa fondamentale: prima di recarsi a Pistoia l'aspirante governatore si è fermato a Scandicci per parlare di scuola. Non la #buonascuola di Renzi, a cui il M5s contrappone un decalogo in 7 punti: dai finanziamenti per l'edilizia scolastica al taglio dei contributi alle private allo spacchettamento delle classi pollaio.