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"Giù le mani dalle pensioni di reversibilità"

Polemiche sulla possibilità che le pensioni di reversibilità possano essere considerate come una prestazione assistenziale e quindi legata all'Isee

Polemiche sulla possibilità che le pensioni di reversibilità possano essere considerate al pari di una prestazione assistenziale e non previdenziale e quindi legata all'Isee. Dopo lo Spi-Cgil e l’Usb Toscana anche la Uil Toscana scende in campo contro questa possibilità.

"E' inaccettabile che si possa soltanto pensare di mettere mano alle pensioni di reversibilità, i contributi versati non si toccano, sono diritti acquisiti e come tali non sono contrattabili". E' questo il commento del segretario generale della Uil Toscana, Francesca Cantini sull'ipotesi di taglio delle pensioni di reversibilità. E' infatti attualmente in discussione una proposta di legge delega che prevede che qualsiasi erogazione di tipo assistenziale dovrà essere liquidata agli aventi diritto in base all’ISEE del nucleo familiare. Il rischio quindi è che le pensioni da erogare ai superstiti diventeranno appannaggio di pochissime persone.

"Non si può fare cassa sulla pelle dei pensionati - aggiunge Cantini - Se il governo continuerà su questa strada, daremo battaglia! Non possiamo stare a questa logica perversa per cui a essere penalizzati sono sempre e soltanto i lavoratori e i pensionati. Rivolgiamo un appello è a tutte le forze sane di questo Paese per fermare quella che è una palese ingiustizia".

Secondo lo Usb Toscana "Il governo Renzi parla di pensioni solo per apportarvi ulteriori tagli e stavolta a farne le spese saranno le pensioni che vengono denominate di reversibilità, cioè quelle che vanno appannaggio del coniuge superstite, nella maggioranza dei casi alle vedove ma anche ai figli minori senza reddito o che studiano".