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Gonfalone d'argento alle vittime dell'Heysel

A consegnare il riconoscimento ai familiari è stato il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, insieme a Giorgio Chiellini e Carlo Tavecchio

Il riconoscimento è stato consegnato ad Andrea Lorentini, presidente della rinata associazione dei famigliari delle vittime della strage dell'Heysel in quanto figlio di Roberto Lorentini, il medico aretino che all’Heysel perse la vita nel tentativo di salvare un bambino. 

“Il Gonfalone d’argento all’Associazione familiari vittime dell’Heysel – ha detto la vicepresidente del Consiglio, Lucia De Robertis, anche lei aretina e promotrice dell’iniziativa – vuole essere un richiamo a non dimenticare quell’assurda tragedia di trent’anni fa, e uno sprone all’opera della rinata associazione nella diffusione di una cultura della non violenza nello sport e intorno allo sport”.

Alla cerimonia ha partecipato anche una delegazione della Nazionale di calcio,  guidata dal presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio, accompagnato dal difensore della Juventus e degli Azzurri, Giorgio Chiellini.

“La presenza di una delegazione della nazionale italiana di calcio – ha sottolineato la vicepresidente De Robertis –, presente a Coverciano in preparazione all’amichevole che giocherà con il Belgio a Bruxelles, proprio in memoria delle vittime dell’Heysel, è testimonianza di straordinaria attenzione e della disponibilità della Federcalcio, cui va davvero il nostro ringraziamento per aver aderito all’invito”.

“Ringrazio il presidente del consiglio regionale Giani e la vicepresidente De Robertis per questa onorificenza così prestigiosa e di alto valore simbolico - ha detto invece Andrea Lorentini -. Per l'Associazione è un motivo di orgoglio e al tempo stesso di stimolo per portare avanti con rinnovata energia il nostro impegno civile per tenere viva la memoria di quella tragedia e contribuire a diffondere i veri valori dello sport con particolare riferimento alle nuove generazioni”.