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La grande paura: gente in strada e scuole chiuse

Terremoto: dopo la scossa più forte istituti evacuati a Firenze, Siena, Empoli, Pistoia, in Valdelsa e nel Valdarno. Rallentamenti e code sulle strade

Foto di @mmontanari da Twitter

La prima allerta è scattata dopo la scossa di magnitudo 3.8 intorno alle 10.30. Ma quando un'ora dopo è arrivata quella di 4.1 il piano precauzionale di evacuazione delle scuole è stato messo in atto in moltissimi comuni delle province di Firenze e Siena (a partire dai due capoluoghi) passando per tutta la zona della Valdelsa, dell'Empolese e del Valdarno. Gli insegnanti hanno avvertito le famiglie e chiesto che andassero a prendere i loro figli a scuola.

E così, in tarda mattinata, nel capoluogo toscano si sono registrati anche disagi alla circolazione (a causa delle varie famiglie che si sono riversate in strada per andare a recuperare i bambini) mentre molte persone, rispondendo ache a quelli che sono i dettami della protezione civile in questi casi, si sono recate nei cosiddetti luoghi di raccolta raccomandati in simili situazioni come parcheggi o giardini pubblici.

Tanta, insomma, è stata la paura e al pari delle scuole anche molti uffici (a partire da quelli di Comune e Regione sempre a Firenze) così come i musei sono stati evacuati per precauzione.