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Grandi manovre per il futuro del Monte dei Paschi

Consob indaga sull'offerta di Nit Holdings. Vertice del Pd con Lotti, Parrini, Rossi e Valentini: "Non spezzare il legame della banca con Siena".

La società con sede a Hong Kong ieri si è dichiarata disponibile a investire 10 miliardi nella ristrutturazione del Monte dei Paschi. Un annuncio su cui la Consob ha avviato accertamenti per verificare che non si tratti di manipolazione informativa. 

La stessa Mps ha smentito di aver ricevuto un'offerta da Nit Holdings, il cui procuratore in Italia è Rodolfo Varano di Camerino. Ma lo studio legale Luca Capecchi e associati di Firenze - su incarico della Nit Holdings - ha confermato ufficialmente l'invio e l'avvenuta consegna il 3 novembre della proposta della finanziaria.

Nel corso della giornata il titolo Mps ha continuato a recuperare chiudendo a 0,65 euro con un rialzo del 5,3%. Sono passate di mano 239 milioni di azioni. 

La Fondazione Mps ha invece nominato advisor il Credito Fondario per valutare se aderire o meno all'aumento di capitale da due miliardi e 100 milioni di euro annunciato dalla banca senese dopo il mancato superamento degli stress test della Bce.

Nel frattempo il fascicolo Monte dei Paschi è arrivato sul tavolo del ministro Padoan anche se i vertici dell'istituto hanno già dichiarato di non voler ricorrere nuovamente ad aiuti di stato.

"L'importante è non spezzare il legame fra la banca, Siena e la Toscana - ha dichiarato il segretario regionale del Pd Dario Parrini dopo un vertice del partito a cui hanno preso parte anche il sottosegretario alla presidenza del consiglio Luca Lotti, il governatore Enrico Rossi e il sindaco di Siena Bruno Valentini.

"Abbiamo fatto un quadro della situazione - ha spiegato il sottosegretario Lotti - a breve verranno prese decisioni che io spero siano positive". Per quanto riguarda la proposta di Rossi di far entrare il governo nel capitale del Monte, Lotti ha puntualizzato che di ipotesi "ce ne sono tante altre e sono certo che saranno prese in considerazione. Poi spettera' al consiglio di amministrazione decidere, non spetta al governo. Quando il partito si occupava troppo della banca era sbagliato. Non occuparsi per niente del terzo istituto di credito del paese è altrettanto sbagliato".

Guarda nella videogallery lìintervista a Dario Parrini su Mps