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Allarme bruchi pelosi nel Parco della Maremma

L'anomala proliferazione di insetti defogliatori, non processionarie, danneggia la vegetazione. Monitoraggio degli entomologi. I rischi per l'uomo

Un sentiero nel Parco della Maremma

Non si tratta di processionarie, non sono urticanti e dunque visitatori ed escursionisti non corrono pericoli a meno che non abbiano spiccata sensibilità individuale a provocare reazioni allergiche specifiche: sì perché nel Parco della Maremma è in atto un'infestazione di bruchi pelosi che si calano dagli alberi, si arrampicano sui fusti, camminano lungo i sentieri boscosi ed emettono un rumore molto caratteristico, un fruscio particolare che può risultare inquietante.

Come accertato dagli entomologi dell'università di Firenze, si tratta di lepidotteri Malacosoma neustria, noti come bombici gallonati, e di Lymantria dispar, il bombice dispari, insetti che effettivamente possono essere scambiati per le più temibili processionarie del pino (Thaumetopoea pityocampa). 

Il Parco aveva informato della presenza di questi insetti defogliatori già all'inizio di Maggio: "Le persone con elevata sensibilità potrebbero avere reazioni allergiche".

"Nel Parco - si legge nella nota - gli esperti entomologi dell’Università di Firenze hanno fatto vari sopralluoghi. Quest’anno l’esplosione del lepidottero Malacosoma neutria, Bombice gallonato, è veramente incredibile e sta causando gravi danni alla vegetazione. L’unica cosa positiva è che non è urticante. Purtroppo non si conosce un antagonista biologico specie specifico e, pertanto, è impensabile intervenire in ambiente forestale anche con trattamenti biologici, perché verrebbero uccise le larve di tutti i lepidotteri, non solo quelle di questa specie". 

In questi giorni, in alcuni punti del Parco della Maremma, ma anche in molte altre zone forestali del Grossetano è frequente incontrarli: attualmente stanno compiendo la trasformazione per diventare crisalidi