Sono stati tutti condannati i quattro tecnici saliti a bordo della Costa Concordia sotto sequestro dopo essere naufragata all'Isola del Giglio. I fatti risalgono a novembre 2013.
I quattro condannati sono tecnici stranieri della Titan Micoperi, consorzio che si è occupato della rimozione del relitto della nave da crociera.
Le condanne più alte, 6 mesi, sono state inflitte rispettivamente a un tecnico inglese e a uno irlandese, accusati di aver trafugato uno zaino e di violazione dei sigilli.
Gli altri due tecnici, sudafricani, hanno avuto 4 mesi di reclusione e 200 euro di multa, per l'accusa di violazione dei sigilli.
I quattro tecnici furono identificati sulla base delle immagini dell'impianto di videosorveglianza installato a bordo della Costa Concordia.