Cronaca

"Ho ucciso Silvia ma non ricordo perché"

Il compagno ha confessato il delitto di Silvia Manetti. I figli di lei affidati alla nonna e alla zia. Solidarietà da Altopascio lutto a Monterotondo

L'ha uccisa lui ma non ricorda perché, non ricorda nulla del momento e del motivo per cui ha sferrato la coltellata alla gola della sua compagna, Silvia Manetti 46 anni, vedova di Altopascio, madre di due figli ancora minorenni. 

A tagliarle la gola con un fendente Nicola Stefanini, 48 anni, originario di Volterra. L'uomo ha confessato il delitto nell'interrogatorio di garanzia davanti al gip nel carcere di Grosseto ed è accusato di omicidio volontario. Stefanini è stato sentito nella giornata di ieri ed ha detto, però, di non ricordare il motivo per cui l'ha colpita con una coltellata mentre insieme stavano rincasando in auto, la coppia aveva festeggiato tre anni di fidanzamento. 

Davanti al giudice per le indagini preliminari, Stefanini ha ripercorso la serata ricordando che nel tragitto verso il rientro a Monterotondo, dove da poco si era trasferita la coppia, ci sarebbe stata una discussione poi culminata con l'omicidio della donna avvenuto attorno alla mezzanotte. Poi  l'uomo ha chiamato il 112 per raccontare l'accaduto, attendendo l'arrivo dei militari.

Il cadavere della donna è stato trovato sul sedile del passeggero, il suo compagno all'esterno dell'abitacolo con i vestiti sporchi di sangue. Sul lato del guidatore il coltello che sarebbe stato usato per sferrare il fendente mortale alla gola.

Oggi intanto a Monterotondo Marittimo è stato proclamato il lutto cittadino. Della vicenda si è occupata in una nota anche il sindaco di
Altopascio Sara D'Ambrosio. 

"Silvia - scrive il sindaco - ha vissuto qui, coi suoi figli minorenni. Qui vivono la madre e la sorella. Il Comune di Altopascio sta facendo la sua parte per sostenere questi ragazzi, per stare accanto alla famiglia e farà tutto quello che è possibile fare per esserci, per non lasciarli soli".