Avrebbe sottratto ricette rosse dai ricettari assegnati ai medici ospedalieri della struttura in cui lei stessa lavorava per poi falsificarle e prescrivere farmaci classificati come stupefacenti: questa l'accusa rivolta ad una operatrice socio sanitaria arrestata in flagranza la scorsa notte.
L'arresto, fa sapere una nota del procuratore della Repubblica presso il tribunale di Grosseto Maria Navarro, è avvenuto la notte scorsa ad opera del nucleo Antisofisticazione e Sanità di Livorno e della polizia giudiziaria della procura di Grosseto.
Dalla perquisizione effettuata nello spogliatoio dell'ospedale e presso l'abitazione della donna sarebbero emerse alcune ricette non ancora compilate, timbri di medici ospedalieri e medicinali classificati come stupefacenti.
I carabinieri di Grosseto, coordinati dalla procura grossetana, con la collaborazione della Asl Toscana Sud Est, hanno verificato le prescrizioni interpellando i medici che avrebbero dichiarato la non autenticità delle prescrizioni rilasciate a loro nome e firma. Secondo le indagini, la condotta contestata sarebbe andata avanti da alcuni anni.