"Il Comune vuole essere fortemente vicino alle famiglie che hanno dovuto sopportare un'esperienza così terribile. - ha commentato il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna - Abbiamo fatto una scelta chiara per mettere a disposizione le competenze tecniche e specialistiche che, fin dall'inizio, sono state attivate a supporto dei vari soggetti. Ma non solo: vogliamo così dimostrare quanto, per noi, sia importante la tutela dei più piccoli".
La decisione è arrivata a seguito della vicenda che nell'aprile del 2016 ha visto coinvolto 3 donne che lavoravano all'asilo nido Albero Azzurro oggi ai domiciliari (leggi gli articoli correlati) ed è stata comunicata dallo stesso sindaco a seguito di un incontro coi genitori dei bambini.
"Vogliamo tenere viva l'attenzione su questa vicenda. - conclude Vivarelli Colonna - Spesso i tribunali hanno tempi che raramente si conciliano con le richieste di giustizia invocate da chi ha subito un dolore come questo. Vogliamo che, stavolta, questo non accada".