Cronaca

Il ragazzino della baby gang terrorizza le sue vittime

Malgrado fosse sottoposto a una misura restrittiva, il minorenne è tornato a minacciare un coetaneo affinché tacesse sulle aggressioni subite

Prima la rapina in centro ad opera di una baby gang che aveva portato via denaro a uno di tre coetanei aggrediti, quindi la misura cautelare dell’obbligo di permanenza in casa nelle ore serali e notturne verso due ragazzini. Uno di loro però ha continuato a minacciare una delle vittime affinché tacesse sulle vessazioni subite, così ora la sua posizione si aggrava e per lui è scattato l'obbligo di permanenza in casa per tutto il giorno salve esigenze di istruzione e sanitarie.

Il provvedimento è stato notificato ieri sera dai carabinieri della compagnia di Grosseto al minorenne indagato per rapina ad alcuni coetanei insieme ad altri ragazzi identificati nell'immediatezza dei fatti come facenti parte del gruppo di aggressori. 

Dopo il primo provvedimento restrittivo emesso nei confronti di due tra gli indagati, uno di loro avrebbe avvicinato una delle vittime della prima aggressione. Le minacce puntavano a intimorirlo e indurlo così a non raccontare quanto subito. Stavolta però il giovane vessato aveva reagito, recandosi dai carabinieri coi suoi genitori per raccontare quanto subito.

Le intimidazioni si erano verificate non solo prima dell'aggressione, ma anche dopo ovvero mentre il bullo era già sottoposto a misura riguardo alle ore serali. E allora, ecco la stretta: un nuovo obbligo di permanenza in casa, stavolta esteso a tutto il giorno, fatte salve esigenze connesse a esigenze di istruzione, sanitarie e altre indifferibili.