Attualità

Guide turistiche nel caos

I​n attesa di una legge nazionale chiara, i rappresentanti di categoria hanno diffidato la Regione a proseguire con gli esami di selezione delle guide

A oltre un anno dall'approvazione della legge del 6 agosto 2013, che istituisce di fatto la figura della guida turistica nazionale, mancano ancora i decreti attuativi che dovrebbero definire il profilo professionale di questi nuovi accompagnatori turistici, le modalità di selezione e accesso alla professione e l'elenco dei siti di interesse culturale dove si dovrebbe lavorare. 

In attesa di questi decreti, le regioni hanno sospeso gli esami di selezione che le aspiranti guide turistiche dovevano svolgere al termine dei corsi di formazione, che fino all'entrata in vigore della norma nazionale erano organizzati su scala provinciale. Tutte le regioni, tranne la Toscana che il luglio 2014 ha approvato una delibera che, non solo invita le province a proseguire con gli esami, ma suggerisce loro di specificare ai candidati che, una volta superato il test, potranno operare su tutto il territorio nazionale
Questo però in contraddizione con la legge nazionale che ancora non ha stabilito i criteri d'accesso alla professione. Quando entreranno in vigore i decreti attuativi, insomma, il rischio è che gli esami svolti in Toscana non siano più validi.

Per tutti questi motivi le associazioni regionali di categoria - Agt e il Centro Guide Turismo, legato a Cna -, spalleggiati dalla Confesercenti, e che rappresentano 3000 guide in toscana di cui 2000 solo a Firenze, hanno deciso per prima cosa di togliere i loro rappresentati dalle commissioni esaminatrici provinciali - tradizionalmente composte da 5 membri: 2 in rappresentanza delle scuole di formazione, 2 delle guide e 1 della provincia - e poi di diffidare la Regione e le Province di organizzare nuovi esami

Anche perché, paradossalmente, gli esaminatori toscani in questa fase, pur formando guide turistiche formalmente nazionali, possono fare domande solo su siti archeologici o espositivi provinciali. Altrimenti rischiano una pioggia di ricorsi da parte degli esaminandi. 

Ecco dunque che, al di là dell'"Aventino" in commissione, la Confesercenti Toscana ha anche lanciato una provocazione: "Se la Regione non farà pressioni sull'esecutivo affinché approvi i decreti attuativi e dia un quadro chiaro al settore, siamo pronti a occupare gli Uffizi", ha detto il coordinatore regionale dell'area turismo della Confesercenti, Gianni Masoni.