Attualità

​I culti non cattolici fuori dalle chiese

I vescovi toscani ribadiscono il sì all'accoglienza dei migranti ma non alla concessione di spazi per le altre pratiche religiose

La decisione dei vescovi compare nel documento reso pubblico al termine dell'assemblea della Cet, la Conferenza Episcopale Toscana che si è riunita a Lecceto. 

Il fenomeno dei migranti, richiedenti asilo e rifugiati, dicono i vescovi della Toscana "non è certamente destinato a cessare" anche "alla luce delle informazioni fornite al Consiglio episcopale permanente" della Cei. 

Su questo presupposto si articola la risposta della Cet che ribadisce l'impegno delle comunità ecclesiali "per l'accoglienza e per una piena integrazione di chi bussa alle nostre porte". 

Questo, "tuttavia, non può implicare l'esercizio di atti di culto di altre religioni in luoghi di culto cattolici". In altre parole per i vescovi toscani, "l'accoglienza si fa nel rispetto delle diverse identità, senza confusioni che offenderebbero in primo luogo le stesse persone accolte", spiega la nota.

Nessun riferimento diretto al caso dei due sacerdoti della diocesi di Pistoia che si sono detti pronti a concedere spazi per la preghiera, anche in chiesa, ai profughi musulmani ospitati nel loro paese. Quella dei vescovi, comunque, appare appare come una precisa presa di posizione anche su questo caso.