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La mappa dei danni neurologici del Covid

Chi si lascia alle spalle l'infezione deve spesso fare i conti con una serie di complicazioni, dalla perdita di gusto e olfatto all'ictus. Vediamoli

In Italia 4 milioni e 433mila persone hanno contratto il Covid-19 e sono guarite. Ma a molte di esse l'infezione ha lasciato strascichi pesanti e per molto tempo, come ha dimostrato lo studio Neuro-Covid, condotto su 2.500 pazienti dall'Università Milano-Bicocca insieme all'Università e all'Istituto Auxologico di Milano, con il contributo di 50 reparti di neurologia e il patrocinio della Sin.

Vediamo quali sono i disturbi neuologici più frequenti del cosiddetto long Covid.

Il primo e più frequente è l'alterazione combinata dell'olfatto e del gusto: colpisce il 40% dei pazienti e nella metà di questi dura almeno un mese. Ma un paziente su 5 se lo porta dietro anche per 6 mesi.

Un altro disturbo frequente è l'encefalopatia acuta: si tratta di uno stadio di confusione mentale, agitazione generale, perdita dell'attenzione e della memoria che può arrivare ad alterare lo stato di coscienza e portare al coma. A innescare il problema è in genere la scarsa ossigenazione del cervello provocata dalla polmonite da Covid ma a volte all'origine c'è una infiammazione cerebrale.

Il 20% dei pazienti con problemi neurologici a causa del Covid hanno avuto un ictus ischemico durante la malattia o subito dopo. Una connessione diretta non è stata ancora dimostrata ma, in quasi tutti questi pazienti, l'infezione da nuovo coronavirus potrebbe aver innescato una trombosi arteriosa cerebrale.

Molto diffusa anche la cefalea associata al Covid che, nel 50% dei casi, persiste per 2 settimane mentre un paziente su 5 ne soffre per almeno 3 mesi.

La sindrome da long Covid racchiude disturbi cognitivi, conosciuti anche come nebbia cognitiva: colpiscono il 10% dei contagiati, sono lievi e hanno una rilevante componente emotiva. In genere durano 3 mesi e si risolvono del tutto entro i 6, spontaneamente.

I danni neurologici provocati dal Covid saranno al centro del Congresso mondiale di neurologia che si terrà a Roma, organizzato dalla Sin, dal 3 al 7 ottobre e lo studio Neuro-Covid sarà confrontato con altri studi internazionali.